Svolta Agrivoltaico: arrivato l’OK dall’UE per un bando da 1 miliardo di Euro

svolta agrivoltaico

Dopo una lunga attesa e molte discussioni tra i vari rappresentanti degli Stati, la Commissione europea ha approvato un nuovo decreto del bando Agrivoltaico, dando così un grande impulso alla sostenibilità nel settore agricolo.

Ma cosa significa Agrivoltaico?

Con AGRIVOLTAICO si intende l’uso di un terreno sia per produrre energia fotovoltaica, grazie all’installazione di pannelli solari, sia per realizzare attività agricole e di allevamento.

Fonti rinnovabili, uso sostenibile del suolo, tutela della biodiversità: c’è tutto questo dentro l’agrivoltaico, un approccio innovativo che permette di far convivere e interagire in modo virtuoso generazione di energia solare e pratiche agricole, così da promuovere la creazione di valore condiviso con il territorio e le comunità locali che ospitano gli impianti.

Rispetto al bando precedente, vi sono novità significative come il superamento parziale dei vincoli sull’autoconsumo, l’aumento al 80% dei contributi agli investimenti senza distinzione territoriale, l’introduzione del principio di “autoconsumo condiviso” e il raddoppio della potenza installabile.

Cosa prevede il decreto Agrivoltaico?

bando agrivoltaico ue

In dettaglio, il decreto prevede un contributo a fondo perduto dell’80% per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell’autoconsumo condiviso. Il finanziamento per questo tipo di incentivo è di circa 700 milioni di euro.

Il vincolo sull’autoconsumo è stato rimosso, sebbene con limitazioni: il plafond senza vincoli è di 75 milioni per l’agricoltura (più altri 75 per l’agroindustria) con un taglio della quota di contributo pubblico che scende al 30% per le grandi imprese e al 50% per le piccole, tra le quali rientrano la maggior parte delle aziende agricole.

Gli impianti fotovoltaici potranno avere una potenza massima di 1 Megawatt (il doppio del bando precedente); il soggetto attuatore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante è il Gestore servizi energetici (Gse). Raddoppia anche la spesa ammissibile per accumulatori che passa da 50mila a 100mila euro, quella per i dispositivi di ricarica (da 15mila a 30mila euro) e la spesa per singolo beneficiario che passa da un milione a 2,33 milioni incluse le spese accessorie come la rimozione dell’amianto.

Il giorno 3 Luglio scorso è stato pubblicato anche il D.M. 19 Aprile 2023. Sul piatto più di 900 milioni di euro per la realizzazione di impianti fotovoltaici, ma anche interventi di efficientamento degli edifici, compresa la rimozione dell’amianto.

Ancora una volta EcoCirioni mette a disposizione di aziende e privati la nostra esperienza nel settore per conoscere tutte le opportunità odierne e future. Se siete interessati ad avere più informazioni sui nostri impianti fotovoltaici o sui vantaggi degli incentivi potete richiedere subito una consulenza gratuita al  3488055431 – anche whatsapp – oppure scrivendo a info@ecocirioni.it.

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