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Sistemi di accumulo in Italia: il boom del 2023 e le prospettive fino al 2025

Produrre energia con il fotovoltaico è solo metà del gioco: per sfruttarla al massimo serve un sistema di accumulo. Nel 2023 in Italia le installazioni di batterie sono cresciute del 38%, con Lazio, Umbria e Toscana tra le regioni più attive. Scopri come funzionano, quali vantaggi offrono, gli incentivi disponibili nel 2025 e perché sono il tassello decisivo per rendere la tua casa o azienda davvero indipendente

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Sistemi di accumulo in Italia: il boom del 2023 e le prospettive fino al 2025

L’energia solare non va sprecata

Il fotovoltaico in Italia sta vivendo un’epoca d’oro. Anche se di ricente c’è stata una leggera flessione, il fotovoltaico si sta diffondendo sempre di più, trasformando ogni raggio di sole in elettricità pulita. Ma chi ha già un impianto lo sa: gran parte dell’energia viene prodotta nelle ore centrali della giornata, quando spesso in casa o in azienda non c’è nessuno a utilizzarla.

E qui entra in scena il protagonista silenzioso della nuova rivoluzione energetica: il sistema di accumulo. Una “cassaforte” tecnologica capace di custodire l’energia in eccesso e restituirla nei momenti di bisogno, di sera, di notte o nei giorni di cielo coperto. Un alleato che trasforma un buon impianto fotovoltaico in una vera centrale autonoma.


Cosa è successo nel 2023: un anno da record

Il Rapporto Statistico 2023 del GSE ci racconta di un boom senza precedenti. In dodici mesi, in Italia sono stati installati centinaia di migliaia di sistemi di accumulo, superando i 1,6 milioni di unità attive. La potenza complessiva ha oltrepassato gli 11 GW e il settore residenziale è stato il vero traino di questa crescita, con famiglie sempre più orientate a massimizzare l’autoconsumo.

Il dato che colpisce è la crescita rispetto al 2022: +38% nel numero di batterie installate. Un ritmo che non accenna a rallentare e che, secondo le previsioni, proseguirà per tutto il 2025.

Nel Centro Italia, e in particolare in Lazio, Umbria e Toscana, le ragioni del successo sono chiare: prezzi in calo per le batterie, incentivi regionali e statali particolarmente generosi, e un’irraggiamento solare che rende l’abbinata fotovoltaico+accumulo ancora più redditizia.


Come funziona un sistema di accumulo

Un sistema di accumulo fotovoltaico è composto principalmente da tre elementi: la batteria, che può essere al litio, al piombo o con tecnologie più innovative; l’inverter, che si occupa di convertire la corrente continua prodotta dai pannelli in alternata per l’uso domestico (e viceversa quando ricarica la batteria); e il BMS (Battery Management System), il cervello che gestisce la carica e protegge le celle da stress eccessivi.

Il principio è semplice: quando il fotovoltaico produce più di quanto si consuma, l’energia in eccesso viene immagazzinata nella batteria. Quando il sole cala o il consumo supera la produzione istantanea dell’impianto fotovoltaico, la batteria rilascia l’energia accumulata, evitando o riducendo il prelievo dalla rete.

Il risultato? Più energia autoprodotta che resta in casa, meno soldi spesi in bolletta, maggiore indipendenza dal mercato elettrico.


Tipologie e soluzioni disponibili

Non tutti i sistemi di accumulo sono uguali. Ci sono soluzioni collegate in corrente continua (DC-coupled), integrate direttamente tra i pannelli e l’inverter, ideali per chi sta installando un nuovo impianto e vuole la massima efficienza. E ci sono sistemi in corrente alternata (AC-coupled), collegati dopo l’inverter, che offrono grande flessibilità e si installano facilmente anche su impianti già esistenti.

Negli ultimi anni si sono diffuse molto anche le batterie modulari, che permettono di partire con una capacità ridotta e aumentarla in futuro aggiungendo nuovi moduli, senza sostituire l’intero sistema. Una soluzione intelligente per chi vuole crescere per gradi.


I vantaggi di avere un accumulo

Avere un accumulo significa spingere l’autoconsumo fino all’80-90%, contro una media del 30-40% per chi ha solo il fotovoltaico. Significa ridurre drasticamente la bolletta elettrica, perché si compra meno energia dalla rete e si sfrutta di più quella prodotta in casa.

Ma non si tratta solo di soldi: l’accumulo offre anche una maggiore sicurezza energetica. Nei modelli con funzione di backup, in caso di blackout la casa continua a essere alimentata, evitando disagi e interruzioni.

E poi c’è l’aspetto ambientale: ogni kWh autoprodotto e consumato localmente riduce le perdite di rete e le emissioni complessive, contribuendo a un sistema elettrico più sostenibile.


Incentivi e agevolazioni disponibili nel 2025

Il 2025 è un anno particolarmente favorevole per chi vuole installare un accumulo. Oltre alla riduzione del costo delle batterie per fotovotlaico sono disponibili anche diverse forme di incentivazione:

  • Bonus ristrutturazione 50%, con detrazione IRPEF in 10 anni, applicabile anche a chi installa un accumulo su un impianto fotovoltaico già esistente.
  • Conto Termico, che in alcuni casi può coprire fino al 65% della spesa per interventi di efficientamento.
  • Contributi PNRR e Comunità Energetiche: nei comuni sotto i 50.000 abitanti, la partecipazione a una CER può dare diritto a un contributo a fondo perduto fino al 40%.
  • Bandi regionali, come quelli della Toscana che negli ultimi anni hanno finanziato fino a 3.000 € per accumulo domestico.

Il Centro Italia in prima linea

I numeri del GSE parlano chiaro: nel 2023, il Lazio ha superato i 115.000 sistemi di accumulo installati, l’Umbria ha toccato quota 32.000 e la Toscana è arrivata a circa 97.000 unità. La crescita annua in tutte e tre le regioni si aggira tra il 35% e il 40%.

Sono risultati possibili grazie a una combinazione di fattori: un buon livello di irraggiamento solare, una forte penetrazione del fotovoltaico residenziale e una crescente sensibilità verso l’autonomia energetica.


Uno sguardo al futuro: cosa aspettarsi entro il 2025

Le prospettive sono più che positive. Il calo dei prezzi delle batterie al litio, stimato almeno tra il 10% e il 15% entro due anni, renderà l’accumulo ancora più accessibile. Allo stesso tempo, si diffonderanno sistemi bidirezionali, in grado di dialogare con le auto elettriche per sfruttare le batterie dei veicoli come riserva energetica domestica (Vehicle-to-Home).

Le Comunità Energetiche inizieranno a integrare accumuli centralizzati per ottimizzare la condivisione dell’energia, mentre le normative evolveranno per favorire l’uso delle batterie anche come strumenti di stabilizzazione della rete.


Come scegliere la batteria giusta

La scelta dipende dalle proprie abitudini di consumo e dall’impianto esistente. Bisogna valutare la capacità in kWh in base ai consumi serali, la potenza di carica e scarica, la garanzia (che dovrebbe coprire almeno 10 anni o 6.000 cicli) e la compatibilità con eventuali incentivi.

Un esempio pratico? Una famiglia in provincia di Terni, con un impianto da 5 kW e una batteria al litio da 7 kWh, è passata da un autoconsumo del 40% a un impressionante 88%. Il risparmio annuo è di circa 1.150 € e il tempo di rientro, grazie alla detrazione del 50%, è di soli 6 anni.

I sistemi di accumulo in commercio sono molti da Tesla a Huawei, Solaredge, LG ed altri. ma non tutti i sistemi di accumulo possono essere installati su tutti gli impianti e molto dipende dall’inverter che necessariamente deve essere di tipo ibrido.


Conclusione: trattenere il sole conviene

Il fotovoltaico è un investimento intelligente. Ma è con l’accumulo che diventa davvero strategico. Non si tratta solo di ridurre la bolletta: si tratta di prendere il controllo della propria energia, renderla disponibile quando serve, proteggersi dagli aumenti e contribuire a un sistema elettrico più stabile e sostenibile.

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Ecocirioni Srl

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Fondata nel 2009, Ecocirioni Srl è un'azienda leader nel settore delle energie rinnovabili, con sede a Civita Castellana (VT). Specializzati nella progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, offriamo soluzioni personalizzate e chiavi in mano per clienti residenziali e aziendali. Con un forte impegno verso la sostenibilità, promuoviamo l'autoconsumo energetico e gestiamo Comunità Energetiche Rinnovabili, aiutando i nostri clienti a ridurre i consumi energetici e l'impatto ambientale.