Comunità Energetiche: l’energia condivisa che trasforma il territorio
In un contesto in cui la transizione energetica non è più solo un obiettivo ma una necessità concreta, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una delle soluzioni più promettenti. Cittadini, imprese, enti pubblici e associazioni possono oggi unirsi per produrre, consumare e condividere energia da fonti rinnovabili, beneficiando insieme di un modello sostenibile, partecipato ed economicamente vantaggioso.
In questo articolo ti spiegheremo tutto ciò che c’è da sapere sulle comunità energetiche: cosa sono, come funzionano, quali sono le normative di riferimento, quali incentivi sono previsti e come realizzarne una nel tuo territorio. Scoprirai anche in che modo Ecocirioni sta contribuendo a far crescere questo modello in tutto il Lazio.
Cos’è una Comunità Energetica?
Una Comunità Energetica è un insieme di soggetti – privati, imprese, enti pubblici – che si associano per produrre e condividere energia rinnovabile, in particolare quella elettrica generata da impianti fotovoltaici. Il principio cardine è quello dell’“energia condivisa”: l’energia prodotta ma non autoconsumata viene ridistribuita virtualmente tra i membri della comunità, generando vantaggi economici e ambientali.
A livello giuridico, una CER è un’entità autonoma senza fini di lucro, un’associazione orientata a generare benefici ambientali, sociali ed economici locali.
I membri si dividono in:
- Produttori: chi possiede un impianto e immette in rete l’energia eccedente, non autoconsumata.
- Consumatori: chi consuma parte dell’energia condivisa senza possedere un impianto di produzione.
- Prosumer: chi è allo stesso tempo produttore e consumatore.

Autoconsumo collettivo e CER: quali differenze?
Spesso si confondono due configurazioni distinte:
- Autoconsumo collettivo: coinvolge soggetti localizzati nello stesso edificio (es. condominio) che condividono l’energia prodotta da un impianto comune.
- Comunità Energetiche: includono soggetti anche distanti tra loro, purché connessi alla stessa cabina primaria. Offrono maggiore flessibilità, inclusione e potenziale espansione.
I due modelli non sono compatibili tra loro: un soggetto può aderire solo a uno dei due.
La nascita delle comunità energetiche
Le prime forme di comunità energetiche risalgono al secolo scorso in Nord Europa. In Italia, uno dei primi esempi è stato quello del Comune di Funes, in Alto Adige, dove già nel 1921 una cooperativa produceva energia rinnovabile per la valle. Oggi, esperienze simili si stanno moltiplicando su tutto il territorio nazionale.
Anche Ecocirioni sta accompagnando enti locali e cittadini nella realizzazione di nuove comunità energetiche nel Lazio e non solo, attraverso un supporto professionale, tecnico, amministrativo e impiantistico.
Come si costituisce una CER?
I passaggi essenziali per costituire una CER sono:
- Costituzione di un soggetto giuridico autonomo (es. associazione, cooperativa);
- Predisposizione di uno statuto che stabilisca obiettivi non di lucro e finalità ambientali e sociali;
- Almeno due membri (prosumer e/o consumer) connessi alla stessa cabina primaria;
- Realizzazione di uno o più impianti fotovoltaici (max 1 MW);
- Nomina di un referente per la gestione dell’energia condivisa e i rapporti con il GSE.
Ecocirioni offre supporto completo nella fase costitutiva e nella progettazione tecnico-finanziaria degli impianti oltre che nella gestione della CER e dei rapporti con il GSE.
Requisiti e normative
Il riferimento normativo più importante è il Decreto Legislativo 199/2021, che stabilisce:
- Chi può partecipare: cittadini, enti pubblici, associazioni, PMI;
- Il vincolo della cabina primaria come perimetro geografico;
- L’assenza di scopo di lucro come condizione vincolante;
- Il diritto di recesso per ogni membro;
- L’obbligo di utilizzo di impianti nuovi o entrati in funzione dopo l’adesione alla CER.
Cosa significa essere prosumer
Il “prosumer” è colui che produce e consuma energia. Un cittadino dotato di impianto fotovoltaico può autoconsumare l’energia prodotta, e condividere con la comunità quella in eccesso. Questa energia condivisa genera incentivi economici e riduce la dipendenza dai fornitori tradizionali.
Oltre all’incentivo già ricevuto per l’immissione in rete dell’energia in esubero prodotta dall’impianto, questa stessa energia immessa in rete e condivisa con i membri della CER riceve un ulteriore incentivo.
Incentivi economici e finanziamenti
Le CER possono accedere a incentivi importanti:
- Tariffa incentivante GSE: da 60 a 120 €/MWh per l’energia autoconsumata virtualmente dai membri;
- Corrispettivo ARERA: circa 8 €/MWh per la valorizzazione dell’energia condivisa;
- Contributo a fondo perduto fino al 40% dell’investimento per impianti situati in comuni con meno di 50.000 abitanti (fondi PNRR);
- Possibilità di vendere l’energia non autoconsumata al GSE tramite ritiro dedicato.
Il ritorno economico, sulla base dello statuto redatto, viene ripartito tra i membri della CER ed in parte destinato ad interventi con finalità sociali e ambientali.
Queste misure rendono oggi estremamente conveniente la partecipazione a una CER.
Quali vantaggi offre una CER?
- Economici: risparmio in bolletta, incentivo sull’energia condivisa, valorizzazione dell’energia prodotta;
- Ambientali: riduzione delle emissioni, promozione delle fonti rinnovabili;
- Sociali: coesione territoriale, contrasto alla povertà energetica, cultura della sostenibilità.
Ecocirioni promuove progetti capaci di generare ricadute concrete su comunità locali, imprese e famiglie.
Ostacoli e prospettive
Le criticità attuali riguardano burocrazia, accesso agli incentivi, calcolo dei fabbisogni e progettazione su misura. Ma strumenti come i simulatori energetici (es. ENEA RECON), i bandi PNRR e il supporto di partner qualificati come Ecocirioni stanno rendendo più semplice e sostenibile l’accesso alle comunità energetiche.
L’obiettivo nazionale è ambizioso: almeno 15.000 comunità energetiche in Italia entro il 2026, con una capacità installata di 2000 MW.
Esempi internazionali di comunità energetiche
- Barrio Solar (Spagna): a Saragozza, impianti fotovoltaici pubblici alimentano famiglie e negozi nel raggio di 500 metri.
- Electra Energy (Grecia): cooperativa sociale contro la povertà energetica, con impianti condivisi a servizio di 50 famiglie.
Anche in Italia, esperienze simili sono in rapida crescita.
Ecocirioni ha già realizzato numerose CER per conto di privati cittadini e pubbliche amministrazioni. Pionieri nel settore, abbiamo contribuito alla definizione e ottimizzazione di procedure e strumenti tanto da essere stati considerati un caso studio dal GSE e dalla Corte dei Conti Europea
Vuoi creare o aderire a una comunità energetica?
Ecocirioni affianca cittadini, comuni e PMI in tutte le fasi: dalla progettazione tecnica alla costituzione legale della CER, fino alla realizzazione degli impianti. Con un approccio esperto, trasparente e sostenibile.
Scopri come possiamo aiutarti a diventare protagonista della transizione energetica condivisa.
- Comunità Energetiche: l'energia condivisa che trasforma il territorio
- Cos'è una Comunità Energetica?
- Autoconsumo collettivo e CER: quali differenze?
- La nascita delle comunità energetiche
- Come si costituisce una CER?
- Requisiti e normative
- Cosa significa essere prosumer
- Incentivi economici e finanziamenti
- Quali vantaggi offre una CER?
- Ostacoli e prospettive
- Esempi internazionali di comunità energetiche
- Vuoi creare o aderire a una comunità energetica?
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Fondata nel 2009, Ecocirioni Srl è un'azienda leader nel settore delle energie rinnovabili, con sede a Civita Castellana (VT). Specializzati nella progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, offriamo soluzioni personalizzate e chiavi in mano per clienti residenziali e aziendali. Con un forte impegno verso la sostenibilità, promuoviamo l'autoconsumo energetico e gestiamo Comunità Energetiche Rinnovabili, aiutando i nostri clienti a ridurre i consumi energetici e l'impatto ambientale.

