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Mercato libero dopo il 2025: come scegliere l’offerta luce e gas senza farsi confondere

Dal 2024 il gas è nel libero per i non vulnerabili; dal 1/7/2024 la luce è passata allo STG per chi non ha scelto un’offerta. In questa guida spieghiamo con parole semplici PUN Index GME, PSV, PLACET e costi fissi (CCV/QVD), e ti mostriamo come usare Portale Consumi e Portale Offerte per confrontare davvero le tariffe. Focus Centro Italia e consigli pratici Ecocirioni

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Mercato libero dopo il 2025: come scegliere l’offerta luce e gas senza farsi confondere

Cosa è cambiato davvero (e perché ti riguarda)

Negli ultimi due anni il quadro delle forniture è cambiato in modo profondo. Dal 1° gennaio 2024 è terminato il servizio di tutela gas per i clienti domestici non vulnerabili: chi non aveva requisiti di vulnerabilità è passato o ha dovuto passare a un’offerta del mercato libero. I clienti vulnerabili (per età, condizioni economiche o di salute, e altri casi definiti dalla normativa) continuano invece ad avere condizioni regolate dall’Autorità.

Per l’elettricità, dal 1° luglio 2024 per i domestici non vulnerabili che non avevano scelto un’offerta nel mercato libero è scattato il Servizio a Tutele Graduali (STG): un servizio-ponte affidato tramite aste pubbliche a venditori selezionati per aree territoriali. Lo STG dura fino al 31 marzo 2027; se entro quella data non scegli un’offerta nel libero, resterai con lo stesso venditore su una sua offerta di mercato libero. In ogni momento, però, puoi scegliere e cambiare offerta.

In pratica, nel 2025–2026 tutti possono scegliere la propria offerta luce e gas; alcuni sono nello STG finché non decidono. Il tema non è “devo cambiare per forza?”, ma “come scelgo bene, per pagare il giusto?”.

Mini-glossario essenziale: niente sigle misteriose

Prima di entrare nel merito dell’analisi, chiariamo i termini che useremo: poche definizioni operative che ti servono per confrontare davvero le offerte.

  • ARERA: Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. È l’ente che vigila sui mercati e definisce regole e tutele per i consumatori.
  • Mercato libero: insieme di offerte proposte dai venditori, con prezzi e condizioni commerciali definiti dall’azienda.
  • Servizio a Tutele Graduali (STG): servizio transitorio per i domestici non vulnerabili rimasti senza offerta nel libero al 1/7/2024; i venditori sono stati selezionati tramite aste da Acquirente Unico.
  • Offerte PLACET: offerte “standardizzate” che ogni venditore del mercato libero deve mettere a disposizione con condizioni contrattuali prefissate dall’Autorità e prezzi decisi dal venditore; esistono versioni a prezzo fisso e indicizzato.
  • PUN Index GME: indice di riferimento dell’energia elettrica scambiata sul mercato del giorno prima; è calcolato dal GME (Gestore dei Mercati Energetici) secondo regole ministeriali. Molte offerte luce variabili lo usano come base.
  • PSV (Punto di Scambio Virtuale): “hub” del gas su cui, su base giornaliera, gli operatori scambiano volumi sulla rete nazionale; è il riferimento delle offerte gas indicizzate.
  • CCV/PCV (Corrispettivo/Prezzo di Commercializzazione e Vendita): costi commerciali fissi/annui che il venditore applica nelle offerte luce; incidono sul totale indipendentemente dai kWh.
  • QVD (Quota di Vendita al Dettaglio): analogo costo commerciale nelle forniture gas (nelle tutele/PLACET è definito dall’Autorità; nel libero la logica può cambiare).
  • POD/PDR: i codici che identificano il tuo punto di prelievo elettrico (POD) o gas (PDR), utili in ogni cambio offerta.

Con queste basi evitiamo malintesi: quando parliamo di “variabile indicizzata” luce, intendiamo “prezzo energia = PUN Index GME + spread del venditore”; quando parliamo di gas, intendiamo “prezzo energia = PSV + spread”.

Fisso, indicizzato o ibrido: come si sceglie “sul campo”

La domanda più frequente è: meglio il prezzo fisso o quello indicizzato? La risposta dipende da tre fattori: scenario dei prezzi all’ingrosso, profilo di consumo e tua tolleranza al rischio.

Cominciamo dal prezzo fisso. È rassicurante: blocchi il prezzo energia per 12–24 mesi, faciliti il budgeting familiare o aziendale e ti proteggi da rialzi improvvisi. Di contro, se gli indici scendono, rischi di pagare più del necessario; verifica sempre durata, condizioni di rinnovo e eventuali penali di recesso.

Con il prezzo indicizzato segui l’andamento del mercato all’ingrosso: per la luce l’indice di riferimento è il PUN Index GME, per il gas è il PSV. In fasi di prezzi bassi/medi risparmi, ma devi accettare una maggiore volatilità: lo spread del venditore e il CCV/QVD possono erodere parte del vantaggio, quindi vanno sempre guardati con attenzione.


Andamento del PUN nell’ultimo anno

Fonte dati GME - Gestore Mercati Energetici


Le offerte ibride cercano un equilibrio: un tetto (cap) oltre il quale il prezzo non può salire, o una quota fissa sui primi X kWh/Smc e variabile sul resto. Sono utili quando vuoi limitare i rischi senza rinunciare ai ribassi, ma vanno lette bene: un cap troppo alto, o una quota fissa piccola rispetto ai tuoi consumi, possono rendere l’ibrida poco conveniente.

Una regola semplice: se fai due simulazioni e la differenza annua tra fisso e variabile a parità di consumi è piccola (ad esempio <5–7%), la scelta dipende soprattutto dalla tua tranquillità; se invece la variabile è molto più conveniente (ad esempio >8–10%), e hai margine per sopportare oscillazioni mensili, l’indicizzata ha senso.

“Di cosa è fatta” la bolletta e dove guardare davvero

Quando confronti due offerte, non fermarti al prezzo €/kWh o €/Smc che vedi in grande. La bolletta raggruppa i costi in quattro macro-voci, secondo lo schema ARERA:

  1. Spesa per la materia energia/gas: è il “cuore” della concorrenza fra venditori. Include il prezzo energia (fisso o indicizzato), eventuali componenti come dispacciamento e i costi commerciali (CCV/PCV per la luce; QVD per il gas).
  2. Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: riguarda rete di distribuzione e misura; è regolata e non dipende dal venditore scelto.
  3. Oneri generali di sistema: componenti che finanziano attività di interesse generale; anche questi sono regolati.
  4. Imposte: accise e IVA (per il gas c’è anche un’addizionale regionale).

Capire questa “anatomia” ti permette di confrontare davvero le offerte e di non attribuire al venditore costi che il venditore non controlla (trasporto, oneri, imposte).

Il metodo Ecocirioni in 5 mosse con strumenti ufficiali

Molti confronti online sono tappeti di numeri. Qui ti proponiamo un metodo lineare, che usa solo strumenti pubblici e dati reali. Oppure se preferisci puoi contattarci per un confronto con le nostre tariffe.

Mossa 1. Recupera i tuoi consumi veri. Accedi al Portale Consumi con SPID/CIE: trovi i tuoi kWh (luce) e Smc (gas) per anni e mesi, la potenza impegnata, e puoi scaricare i dati. Portarli con te al confronto fa la differenza, perché un’offerta cambia molto se consumi 2.000 o 4.000 kWh/anno.

Mossa 2. Vai sul Portale Offerte. È il comparatore ufficiale realizzato da Acquirente Unico per conto di ARERA. Inserisci CAP/comune, tipologia (luce/gas/dual), e soprattutto i tuoi consumi reali della Mossa 1. Filtra per fascia (mono/bioraria), per tipo prezzo (fisso/variabile/ibrido) e per opzioni di pagamento.

Mossa 3. Confronta le “schede di trasparenza”. Per le prime due-tre offerte in classifica, apri le schede economiche e annota: indice di riferimento (PUN Index GME o PSV), spread del venditore, CCV/PCV/QVD, durata, condizioni di rinnovo, eventuali penali. Se è una PLACET, saprai che le condizioni contrattuali sono “prefissate” e più comparabili.

Mossa 4. Fai due preventivi tipo (fisso vs variabile). A parità di consumi e metodi di pagamento, guarda il totale annuo stimato e le principali voci. Scatta uno screenshot o salva il PDF: è la tua “fotografia” del confronto.

Mossa 5. Decidi in base al tuo profilo. Hai spese prevedibili e margini stretti? Privilegia il fisso. Hai fotovoltaico o consumi stagionali? Una variabile con spread basso può premiare. In ogni caso, pianifica un check ogni 6–9 mesi: il mercato cambia, le offerte anche.

Due profili reali del Centro Italia: come cambia la scelta

Per rendere concreto il metodo, ti porto due casi tipici che incontriamo ogni settimana nel Lazio, in Umbria e nelle Marche.

Famiglia in appartamento, 3 kW, 2.700 kWh/anno, provincia di Viterbo.
Qui il budget conta e i consumi sono piuttosto stabili. Se i calcoli del Portale Offerte mostrano una differenza annua contenuta fra fisso e indicizzato, il fisso dà tranquillità e semplifica. Attenzione alla CCV: 10–12 euro/mese diventano 120–144 euro/anno “fissi” che pesano quanto qualche punto di spread. In assenza di fotovoltaico, la variabilità del PUN Index GME si sentirà; valuta anche la fascia monoraria vs bioraria in base alle tue abitudini (giorno/sera).

PMI artigiana, 15 kW, 10.000 kWh/anno, area Perugia-Foligno.
Con profilo d’uso diurno in F1 (ufficio, laboratorio, negozio), i picchi di prezzo contano di più. Spesso conviene un fisso ben negoziato che metta in sicurezza il budget; se però l’azienda lavora molto nei weekend o la sera, una variabile con spread molto basso può “cavalcare” fasce meno care. In ogni caso, controllare potenza impegnata e penali per supero può far risparmiare più della scelta fisso/variabile. Strumenti di simulazione e Portale Offerte aiutano a vedere la differenza su base annua.

Se hai il fotovoltaico (o stai pensando di installarlo)

L’autoconsumo riduce i kWh prelevati dalla rete e quindi la spesa per la materia energia. Questo cambia la convenienza delle offerte: con un impianto fotovoltaico, soprattutto se abbinato a accumulo o a una buona gestione degli orari di utilizzo degli elettrodomestici, i tuoi prelievi si concentrano quando il sole non c’è. In questo scenario, una variabile con spread basso può essere interessante perché compri meno kWh proprio nei momenti “cari” e più nei momenti “morbidi”. Attenzione però ai costi fissi (CCV) e alla durata: se troppo alti o rigidi, mangiano il vantaggio dell’autoconsumo.

Se stai programmando l’impianto, il nostro consiglio è di ragionare insieme su offerta di fornitura, fasce orarie e gestione carichi: l’impianto non vive “a parte” rispetto alla bolletta, e ottimizzare entrambi fa la differenza.

Errori frequenti (e come evitarli)

Questa non è una lista “da manuale”: sono errori che vediamo davvero nelle bollette che analizziamo tutti i giorni.

Guardare solo il prezzo al kWh/Smc.
È il primo numero che salta agli occhi, ma non fotografa i costi fissi. Una CCV annua importante o una QVD sfavorevole possono ribaltare un confronto. Nelle tutele/PLACET certe componenti sono fissate dall’Autorità, nel libero può cambiare la struttura: leggere le schede è obbligatorio.

Ignorare la struttura della bolletta.
Attribuire al venditore ciò che è regolato (trasporto, oneri) porta a scelte sbagliate. Sapere cosa è in mano al venditore e cosa no evita illusioni e delusioni.

Non verificare durata e condizioni di rinnovo.
Il prezzo può cambiare alla scadenza: sapere da quando e come si aggiorna ti evita sorprese. Le offerte PLACET sono utili come riferimento perché hanno condizioni contrattuali standardizzate.

Trascurare i propri dati reali.
Decidere “a sensazione” quando hai a disposizione Portale Consumi e Portale Offerte è come scegliere una tariffa telefonica senza sapere quanti giga usi. Porta nel confronto i tuoi kWh/Smc, non profili generici.

Confondere STG con mercato libero.
Lo STG assicura continuità a chi non ha scelto; non è un ritorno al vecchio prezzo amministrato e ha regole economiche specifiche. In ogni momento puoi passare al libero.

Cosa fa Ecocirioni per te (gratuitamente, senza impegno)

Il nostro lavoro è trasformare una scelta complessa in una decisione informata, con strumenti ufficiali e casi reali del Centro Italia.

  • Check bolletta: invii l’ultima fattura e ricevi una comparativa chiara fra fisso e indicizzato, con stima annua, voci che pesano e note su durata/rinnovo.
  • Audit PMI in 60 minuti: per negozi, laboratori, B&B nel Lazio, Umbria, Toscana, Marche e Abruzzo, allineiamo potenza, fasce e offerta al tuo profilo orario.
  • Se hai o vuoi il fotovoltaico: ottimizziamo la combinazione “impianto + fornitura” per massimizzare l’autoconsumo e ridurre i prelievi nelle ore costose.

Per chi oggi è nello STG: niente ansia. Non “scade” la luce di casa; c’è tempo per scegliere, ma vale la pena farlo con criterio.

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Bollette chiare e trasparenti che non nascondono sorprese


Riepilogo

  1. Recupera i consumi reali dal Portale Consumi (SPID/CIE). 2) Confronta sul Portale Offerte due strutture (fisso vs indicizzato). 3) Leggi indice + spread e CCV/PCV/QVD. 4) Considera durata, rinnovo e penali. 5) Valuta la tua tolleranza al rischio. 6) Se hai fotovoltaico, pesa di più i costi fissi. 7) Pianifica un check ogni 6–9 mesi.

Fonti ufficiali e utili

  • Fine tutela gas e tutela vulnerabili. Arera
  • Fine tutela elettrica e Servizio a Tutele Graduali (durata fino al 31/03/2027). Arera
  • Cos’è lo STG e come funziona (aree e venditori selezionati). Arera
  • Offerte PLACET: cosa sono e come leggerle. Arera+1
  • PUN Index GME (definizione ufficiale). Mercato Elettrico
  • PSV (definizione nel glossario Snam). Snam
  • Portale Offerte (comparatore ufficiale) e Portale Consumi (accesso con SPID/CIE). Arera+2Il Portale Offerte+2
  • Guida ARERA alle voci di spesa in bolletta. Arera+1

Domande frequenti

È il servizio-ponte predisposto da ARERA per i domestici non vulnerabili che al 1° luglio 2024 non avevano scelto un’offerta nel libero. Dura fino al 31 marzo 2027; in ogni momento è possibile passare al mercato libero.

Usa il Portale Offerte (comparatore ufficiale ARERA/Acquirente Unico) inserendo i tuoi dati di consumo prelevati dal Portale Consumi tramite SPID/CIE. Confronta indice di riferimento, spread e costi fissi (CCV/PCV o QVD), durata e condizioni di rinnovo.

Dipende da scenario dei prezzi, profilo di consumo e tolleranza al rischio. Il fisso semplifica il budget e protegge dai rialzi; l’indicizzato segue gli indici (PUN Index GME per la luce, PSV per il gas) e può convenire quando il mercato è morbido. Valuta sempre spread e costi fissi.

Ecocirioni Srl

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Fondata nel 2009, Ecocirioni Srl è un'azienda leader nel settore delle energie rinnovabili, con sede a Civita Castellana (VT). Specializzati nella progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, offriamo soluzioni personalizzate e chiavi in mano per clienti residenziali e aziendali. Con un forte impegno verso la sostenibilità, promuoviamo l'autoconsumo energetico e gestiamo Comunità Energetiche Rinnovabili, aiutando i nostri clienti a ridurre i consumi energetici e l'impatto ambientale.